Paura di avere paura

In questi giorni per puro caso mi è capitato di leggere un articolo che mi ha fatto riflettere profondamente riguardo la paura: si tratta di una dichiarazione fatta diversi anni fa dal vice di Hitler e vorrei condividerla con voi.

Dal Processo Norimberga (1945) Hermann Göring alla domanda “Come avete convinto il popolo tedesco ad accettare tutto questo?”, rispose: “E’ stato facile e non ha nulla a che fare con il nazismo, ha a che fare con la natura umana. Lo puoi fare in un regime nazista, comunista, socialista, in una monarchia o in una democrazia. L’unica cosa che si deve fare per rendere schiave le persone è impaurirle. Se riuscite a immaginare un modo per impaurire le persone, potete fargli quello che volete”.

Ho imparato a dare molto importanza alle parole che utilizzo e mi piace portare attenzione al linguaggio del mio interlocutore, attraverso le parole riusciamo ad esprimere il nostro stato d’animo, le nostre emozioni e a volte mentre comunichiamo sentiamo un fastidio che non sappiamo da dove arriva; sono certo sia capitato anche a voi.

La cura delle parole quando vogliamo esprimere un pensiero è quello che fa la differenza per chi deve comprenderci: possiamo usare parole buone, morbide, anche su argomenti difficili, oppure usare parole “sporche” per esprimere pensieri nobili; il fatto è che siamo sempre noi a decidere come modulare la frequenza e soprattutto come metterci in ascolto.

Ognuno di noi ha paura di qualcosa o addirittura di qualcuno: ci sono situazioni che ci immobilizzano come se avessimo davanti una tigre, ci sentiamo con le spalle al muro e il più delle volte non vogliamo neppure dare un nome a questa sensazione, vogliamo solo che finisca il prima possibile.

Per alcuni si tratta di paure reali, fobie, ansie… per altri sono costruzioni mentali più o meno consce.

Quando siamo in quello stato di sopravvivenza le uniche tre cose che possiamo fare sono: fuggire, combattere (quindi reagire senza aver pianificato una strategia) oppure immobilizzarci ed attendere che passi tutto.

Nel nostro corpo abbiamo ormoni e neurotrasmettitori che ci possono far cambiare “umore” da un momento all’altro e per chi non conosce la materia questa trasformazione può portare confusione che a volte si traduce in paura.

Non dobbiamo MAI dimenticarci che nella vita di tutti i giorni i momenti di pericolo – dove serve pompare adrenalina extra come se fossimo in uno stato di sopravvivenza – sono davvero pochi.
Il problema è, che assumiamo quella configurazione anche quando non è necessario e questo accade perché leggiamo la realtà in modo distorto, ci comportiamo come l’uomo della caverna che è ossessionato dal trovare cibo per la sera e soprattutto è ossessionato dal non esser lui la cena di qualcuno…

Il riconoscere come sei e come ti vuoi comportare quando devi integrare le paure e perché no sconfiggerle è proprio il lavoro che puoi intraprendere con me.
Nelle sessioni one to one, scopriremo passo a passo quali sono le decisioni primarie che devi prendere in questo periodo della tua vita, integrando gli stati di poca lucidità che per comodità definisci paure.

Il tempo è prezioso!

Il tempo è prezioso!